Non so perché danzo...
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Non ho mai creduto nelle definizioni, non ho mai accettato l'idea di dare una risposta finita ad una domanda. Trovo avvilente la visione dicotomica della realtà e la necessità del binomio inscindibile "domanda/risposta". C'è qualcosa che non si può liquidare con un soggetto seguito dal verbo, c'è qualcosa dentro di me a tal punto confuso da non potere in alcun modo accettare risposte grossolane...e le risposte apparente esaustive sono sempre grossolane. Le domande "perché danzi?" o "cosa provi mentre danzi?" mi hanno sempre lacerata fino a farmi sentire inadatta a questa forma di arte che non suscitava in me risposte e certezze. Vedevo in qualcuno la fluidità della convinzione, in qualcun altro la temerietà dell'autostima, in qualcun altro ancora l'irrompere irrefrenabile di una motivazione pronta già da sempre. Io non sapevo e cercavo e provavo e scavavo dentro di me per ritrovare un perché, una risposta a quelle domande. Amo il...