Voi sul palco e io in platea. Non ho sofferto...che fatti!
Mi sono divertita molto ad assistere al saggio di fine anno del San Carlo, mi sono divertita perché ho potuto proiettare nel viso di tutti quei ballerini le emozioni che provavo da piccola e ho cercato il volto e il corpo che più mi somigliavano per avere una sorta di opportunità, di flash back, di ritorno al passato. Quanto è incredibile per un piccolo ballerino stare sul palco e sentire gli applausi, la tensione e le aspettative sospese nell'aria, le luci soffuse in sala e quelle accecanti sul viso. Il sipario, l'intro musicale, le ultime battute e poi tutta la scena che si dispiega davanti solo per accogliere la danza. Protagonista per una serata, protagonista di una lunghe serie di giornate di sala prove: l'assegnazione dei ruoli, la sarta che prende le misure per i costumi, le scarpette da ammorbidire, i consigli delle amiche. Era tutto così fantastico quando studiavo danza e sentirsi una stella era davvero semplice. La sera dello spettacolo poi le atmosfere assaggiate