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Il concetto di morte in Filosofia: dall'antica Grecia al Cristianesimo tra stoicismo e speranza.

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  parmenide La morte è necessaria e quella di un figlio non è contro natura. Se così fosse, la mente non si soffermerebbe su questo pensiero tanto spesso e l'accadere di un tale evento sarebbe considerato impossibile al punto da non rivolgere neanche un solo pensiero a un'idea tanto lacerante. La morte del figlio è naturale, è possibile ed è questo suo essere possibile, questo poter accadere che rende anche solo l'idea, il pensiero, l'allusione indicibilmente insopportabili. Tutto ciò che accade è necessario - sosteneva il primo tra i filosofi presocratici Parmenide (515 a.C.) -, perché se accade vuol dire che non poteva essere altrimenti. Nella filosofia occidentale, che sia antica, moderna o contemporanea, il tema della morte è tra i più studiati, sviscerati e spiegati nel tentativo, forse vano, di consolare l'essere umano aiutandolo a costruire argini contro il dolore . Secondo gli antichi greci il contrario della vita non è la morte, perché la vita “è” e quin...