L'energia geotermica dei Campi Flegrei potrebbe aprire una nuova era
Un obiettivo dell’Agenda 2030 è l’energia pulita e sostenibile in tutta la Comunità Europea, un traguardo ancora lontano poiché i combustibili fossili si confermano il carburante principale. Come ricorda il segretario generale dell’Onu, António Guterres, “lasciare i fossili sottoterra” è fondamentale per combattere il riscaldamento globale ormai divenuto un'emergenza mondiale. Anche in Italia questo tema è così importante che è stato riportato come Goal 5 dell’Agenda 2030. Secondo un sondaggio Ipsos, pubblicato nel Rapporto ASviS 2023, ciò è legato alla preoccupazione per l’aumento dei costi dell’energia. Il nostro Paese è all’avanguardia in Europa e nel mondo. Acqua, sole, vento e calore della terra rappresentano le principali fonti energetiche a cui attingere. A queste risorse strategiche si aggiungono, seppur con minor rilievo, altre fonti come il moto ondoso e le maree, oltre ai vari biocombustibili. Tuttavia questo non basta; il governo italiano sta considerando di puntare sul nucleare, il quale potrebbe garantire una maggiore produzione di elettricità sicura, affidabile, economicamente competitiva e rispettosa dell'ambiente, in grado di sostituire massicciamente i combustibili fossili per la produzione di energia elettrica. Inoltre, esistono alternative tecnologiche per affrontare l'eventuale carenza di combustibile, Nel frattempo si susseguono approfondimenti, prese di posizione in cui si torna a discutere della questione. La cosa interessante è che i cittadini mostrano una nuova attenzione al tema e, soprattutto i giovani, si dichiarano in maggioranza favorevoli al nucleare. Emerge con sempre maggiore chiarezza che il futuro energetico, completamente decarbonizzato, sta in un mix di energia rinnovabile e nucleare perché queste tecnologie mostrano una totale complementarietà ed efficienza, Il nucleare, tra l’altro, consentirebbe di produrre idrogeno a costi contenuti, diversamente se lo si produce con energia verde, e quindi darebbe un fondamentale contributo a risolvere il problema dei processi e dei settori industriali non elettrificabili (ceramica, cemento, vetro e similari).
Un’altra fonte di energia completamente naturale è l’energia geotermica, che, soprattutto nel sud Italia, più precisamente a Napoli, nella zona dei Campi Flegrei, offre una grande quantità di energia geotermica. Per quest’ultima, e soprattutto per i Campi Flegrei, la questione è ancora molto aperta e suscettibile di ulteriori studi della zona per fattibilità, rischi e vantaggi. Ma questa è un’altra storia... Il dibattito prosegue partendo dalle scuole, non ultime il Liceo Artistico Umberto Boccioni di Napoli dove il bradisismo e i rischi legati alla geotermica del territorio sono il mood di questi ultimi mesi. Un mood che si fa sempre più teso in attesa di sviluppi.
Emanuele Bocchetti, Antonio Marigliano