“NICE PEOPLE NICE PARTY” DI LUCA SIVELLI AL BOCS MUSEUM DI COSENZA
Nice People Nice Party è un viaggio lungo un anno lungo il quale Sivelli ha osservato i comportamenti di una colonia di pesci in acquario valutando le similitudini con l'organizzazione sociale degli esseri umani tra spontaneità, doveri e gerarchie.
Il 28 Gennaio il Bocs Museum di Catanzaro diretto da Marilena Cerzoso ha aperto le porte al pubblico per il terzo appuntamento del progetto Ceilings in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Protagonista della mostra immersiva l'artista Luca Sivelli che, dopo un ventennio trascorso al fianco di Luigi Moio nel duo artistico noto col nome di Moio&Sivelli, presenta al pubblico un lavoro personale che dà spessore e rilievo al suo lungo percorso di artista visivo e videomaker. Nice People Nice Party è un viaggio lungo un anno lungo il quale Sivelli ha osservato i comportamenti di una colonia di pesci in acquario valutando le sorprendenti similitudini tra il comportamento dei pesci, le loro reazioni a determinati stimoli e l'organizzazione sociale degli esseri umani tra spontaneità, doveri e gerarchie. Lo sguardo umano entra nell'acquario, lo attraversa, lo indaga, lo scruta e allo stesso tempo lo forza, lo porta al limite, lo enfatizza inserendo al suo interno elementi tipici della vita sociale umana per poi osservarne con pazienza e lentezza l'evolversi – sorprendente – delle modalità di compartamento.
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LA MOSTRA
Nella grande sala buia del Bocs un acquario vuoto e in modalità total black è situato al centro, appena dietro è posto un grande schermo in alta definizione in cui viene riprodotto il video creato con minuzioso e appassionato lavoro. Il risultato è immersivo: il buoio, il riverbero dell'acqua che invade pareti e soffitto, l'osservatore/fruitore entra in una dimensione altra in cui i suoni sono alterati così come la vista. Attraverso l'acqua lo schermo della videoistallazione risulta infatti alterato, ingrandito restituendo la sensazione dell'immersione.
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Sivelli nel suo esperimento sociale (subacqueo) ha creato e riprodotto tre diverse situazioni tipiche dell'organizzazione umana: la discoteca, il cimena e una mostra fotografica. La reazione dei pesci è stata romantica e sorprendente: si sono riconosciuti, osservati, nascosti, allontanati e poi ritornati spinti dalla curiosità. Hanno attraversato i “set” creati con la medesima curiosità con cui l'artista guardava loro dall'esterno, una relazione paziente e lenta che si nutriva del sentimento della scoperta. Sulle pareti diverse tele realizzate con rifiuti organici prodotti dai pesci spennellati e applicati su fondo bianco, il risultato è morbido alla vista. Una melodia sinuosa di segni più o meno marcati, più o meno intensi che riportano all'osservatore il movimento delle onde, il muoversi delle conchiglie sul fondale sabbioso, la fluidità dello scorrere. Una grande ciotola bianca contenente materie di scarto disidratate invita all'esplorazione sensoriale tattile amplificando la sensazione di essere immersi in un mondo parallelo eppure così vicino a quello umano.
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Luca Sivelli rinasce come artista in una nuova pelle e si dona al pubblico con la più sensibile delle metafore: l'acqua. Panorama sonoro della video istallazione a cura di Vladimir Costabile docente – come Luca Sivelli – dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Mostra a cura di Simona Ceramia e Giuseppe Nigro. Aperta al pubblico fino al 28 Febbraio.