Sogno di una notte di mezza estate - riscrittura fluida oltre il genere

 

Sogno di una notte di mezza estate

da William Shakespeare

...riscrittura fluida, perché l'amore non ha genere



fata dei boschi

Gente! Gente sono qui! Venite. Venite da me...sono nella fitta foresta tra alberi magici e sentieri incantati. Mi avevano detto che sareste arrivati, ma non ci avevo creduto. Che bello, che emozione...abbiamo visitatori. Fate, folletti, re e regine, dèi e comuni mortali accorrete, arriva gente dalla città.  



    E poi frecce infuocate d'amore e archi tesi intenti a far vittime. Che dolci vittime, vedrete, vedrete...verrà voglia anche a voi di unirvi alla festa. O forse no. Aspettiamo la fine per dirlo magari. Io prometto di raccontarvi una storia che vi farà sorridere e riflettere, che piacerà a qualcuno e che – forse – arrecherà disturbo a qualcun altro...vi chiedo scusa fin da subito se questo dovesse accadere, ma Amore è Amore...io che c'entro? Racconto solo una storia, una sorta di favola che ha attraversato i secoli rimanendo intatta e inalterata ed è giunta fino a noi.

    Uffa! E va bene ho detto una bugia!...giusto qualche piccolo cambiamento qua e là è stato fatto, ma non siate bigotti, non siate ingiusti. Ascoltatemi adesso...

    Racconto della regina delle fate Titania e del re Oberon, della loro lite - forse la più furiosa – e di quanto è accaduto nel bosco sotto i loro occhi increduli (ad onor del vero bisogna dire che il re ha una grande responsabilità in ciò che sto per narrarvi anche se – ovviamente – non lo ammetterà mai!) Dunque, nel mentre la mia regina e il mio re seguitano nel lanciarsi reciprocamente ingiurie e minacce ecco aggirarsi nel bosco fitto due coppie di amanti: Lisandro ed Ermia, Demetrio ed Elena, che solo a spiegare le dinamiche loro interne di relazione mi viene il mal di testa. Lisandro ama Ermia che però ama Demetrio di cui è innamorata Elena. Chiaro.


    Il re Oberon sa dell'esistenza di un fiore magico il cui succo spremuto sugli occhi di un essere addormentato fa sì che si innamori della prima persona che vede. Il mio re allora chiede al folletto Puck – il più birichino e dispettoso tra i folletti – di procurare quel fiore cosicché egli possa mettere qualche goccia del suo estratto sugli occhi di Titania. Intanto Puck trasforma in asino la testa di un artigiano – anch'egli presente nel bosco in quel momento – e così accade che la regina svegliandosi chi vede per primo? Proprio l'uomo con la testa d'asino e se ne innamora. Per tutti gli dèi...l'ho raccontata mille e mille volte e cado sempre in una gran confusione!


    Ma non è tutto! Il folletto Puck ne combina un'altra – pare senza volerlo – si si...chi ci crede alzi la mano...Ma mi sentite? Vi ho già confusi? Abbiate pazienza datemi tempo e vi spiegherò tutto. Dicevo, Puck “per errore”versa qualche goccia sugli occhi di Lisandro che quando si sveglia si innamora perdutamente di...



    Eccoli, eccoli li vedete? Ogni volta che racconto questa storia a coloro che si inoltrano nella foresta, gli eventi si ripetono ancora e ancora e io mi diverto a guardare. Adesso shhhh, restate in silenzio con me, guardate gli eventi e – badate bene - fate molta attenzione a Puck!


                                                                    ***


Amore. Cosa fa Amore? Ha il potere - dolce e ingannevole insieme - di trasmutare ogni cosa e ogni persona in forme dignitose e belle, perché non guarda con gli occhi, ma con il sentimento. È per questo che l'alato e piccolo Cupido viene rappresentato sempre bendato.

    Ognuno di noi ne è testimone, vi sfido a dire il contrario : chiunque abbia incontratro nella vita Amore, può senza dubbio alcuno dire di essere stato pervaso da ogni tipo di sensazione ed emozione e sentimento, fuorché quello della saggezza.

    Provvisto di ali e dagli occhi bendati Amore è incostante e istintivo e ingenuo. È tutto pervaso da un'incontenibile foga. Un fuoco che corre e scappa ovunque. Un fanciullo che manca di giudizio, ecco cos'è! Egli spesso si sbaglia nello scegliere l'oggetto del suo desiderio. E, un po' come i bambini che quando giocano non mantengono la parola data, così Amore commette sovente spergiuro e si lascia andare senza freni né inibizioni, né ragionamenti che altro non farebbero se non raggelare il suo cuore.


                                                                  ***


    Una volta ad Oberon capitò di vedere un fatto straordinario, ne fu testimone lui soltanto, nessun altro si accorse di nulla. Vide Cupido armato di arco e di frecce volare a metà tra la luce fredda della Luna e la terra. Con straordinaria decisione e fermezza prese la mira: puntò deciso una bella vestale il cui trono era in Occidente, con inarrestabile impeto scoccò dall'arco una freccia d'amore talmente potente che sembrava dovesse trafiggere centomila cuori. Sapete già cosa accadde? Conoscete davvero questa storia? Ve la racconto io che ebbi la fortuna di conoscere come sono “realmente” andati i fatti...

    La freccia ardente d'amore del dio fanciullo perse vigore sotto i casti raggi della Luna signora delle maree. La magnifica e fiera sacerdotessa allora andò via indisturbata ancora assorta in candide e vergini meditazioni, lontana e indenne da qualunque fantasia amorosa.

    Ma la cosa più intrigante di tutta questa faccenda è che Oberon vide dove la freccia di Cupido andò a finire: essa cadde proprio su un piccolo fiore delle terre d'occidente, un fiore che un tempo era bianco come il latte e che ora invece è intriso di un rosso acceso sgorgato dalla piaga d'amore inferta dalla freccia. Si tratta di quel fiorellino che le ragazze chiamano “Viola del pensiero”. Lo avreste mai detto?

    Oberon – che una volta aveva mostrato quella pianta al folletto Puck -, gli chiese di trovarne il fiore e di portarglielo. Quando il re entrò in possesso del fiore spiegò di che prodigi fosse capace:

    “Basta far cadere solo poche gocce del suo succo sulle ciglia di chi dorme, - spiegò al folletto dei boschi – e, uomo o donna che sia, al suo risveglio si innamorerà ardentemente della prima creatura che i suoi occhi contepleranno. Trovami quella pianta – continuò -, e torna subito qui prima che il leviatano nuoti una lega.”

    Fantastico, no? Pensate quello che penso io? Sono eccitata al solo pensiero di ciò che sto per raccontarvi...come mi diverto!



                                                                         ***


    Se noi, ombre, fate, spiriti del bosco e giovani amanti vi abbiamo in qualche modo scontentato, deluso o confuso le idee, pensate allora di aver sognato...e tutto tornerà alla normalità. In fondo da un sogno – bello o brutto che sia – basta solo destarsi e non resta che il lontano ricordo, sbiadito e confuso che non può più fare né bene né male.

    Forse era un sogno, forse si è trattato di magiche visioni dovute all'atmosfera fantastica di questi luoghi incantevoli e segreti, inesplorati e seducenti. Forse siamo dei birichini e nulla più, dei buoni di cuore che non fanno stratagemmi e ragionamenti macchinosi, ma si lasciano andare a quanto di più bello esiste: l'Amore.

    Non prendetevela care signore e signori, uomini, donne, o comunque amiate definirvi - questa mania del definirsi! È venuta a noia un po' a tutti, no?! - Sembriamo urlare costantemente  “Definiscimi!Definiscimi! Dammi un'etichetta!”.

    Il tema che abbiamo trattato, quello dell'Amore sarà pure vano per alcuni ed ozioso per altri...ma se io amo, a te che importa?Non tutto può essere definito e spiegato, né tantomeno compreso, ma l'Amore...l'amore è diretto, schietto, sincero! BAM! È una freccia che ti colpisce in pieno petto e tu soccombi, non puoi che soccombere e amare, amare con tutto te stesso. Non fateci – e non fatevi – domande. Non state lì a far congetture cerebrali, o quella freccia che poteva infiammarvi l'anima andrà per sempre sprecata nei labirinti della ragione.



    In fondo, ci siamo detti, non è stato che un sogno...se qualcosa vi ha turbati non biasimateci...Amore è Amore...che possiamo farci noi? Con lui non si discute mica, si cede ai suoi dettami capricciosi e voluttuosi, passionali e dolci senza far domande.

    Siate clementi, siate accoglienti e in un attimo vi sembreremo migliori. Qui non ci sono logica o saggezza e, vi faccio una promessa, per sfuggire alle lingue di serpente che non vedono l'ora di sparlare e sogghignare ci inventeremo qualcosa per rimediare, ve lo giuro, impegno preso! O chiamatemi bugiardo!

 

                                                                      ***


    Dunque, cari visitatori a tutti voi arrivederci e buonanotte, e batteteci le mani non siate avari...siamo diventati buoni amici. Gli amici aprono il cuore e si mostrano per quello che sono. Noi abbiamo aperto il nostro e siamo stati sinceri, ma se la nostra schiettezza vi ha in qualche modo fatto storcere il nasino, verrà Puck il folletto e metterà tutto a puntino.

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