ORA PARLAMI D’AMORE - eros e thanatos nello spettacolo di Paola Vezzosi in scena a Firenze
La scena si apre con un immaginario post-mortem di chi si amò da morire: Giulietta e Romeo. Le due anime reincarnano - in una presenza intermittente e discontinua - l’amore folle che li mosse in vita. Un’alternanza scoordinata di vita/morte che conduce ad altre storie di passione, di lutto, di gioia, di paura...
Il lavoro firmato dalla coreografa Paola Vezzosi e portato in scena dalla compagnia Adarte - di cui Vezzosi condivide la direzione artistica con la coreografa Francesca Lettieri - nasce in piena pandemia e ne subisce tutte le restrizioni lungo il percorso creativo che diviene tortuoso e scomodo. Ma solo uno sguardo superficiale potrebbe accontentarsi di una simile e apocalittica descrizione, dopo le limitazioni, le difficoltà e le regole imposte l'animo umano ha saputo come sempre adattarsi e fare di necessità virtù. E allora tutti gli ostacoli diventano occasioni per la mente creativa della Vezzosi, che sceglie di lasciarsi andare all'ispirazione e di non permettere ai protocolli COVID di gelare la sua ispirazione.
Romeo e Giulietta ritornano nell'immaginario collettivo con nuove vesti e la creazione prende forma in presenza e da remoto. Incontri, improvvisazioni, frasi strutturate e una poetica del gesto efficace e profonda danno vita ad un primo studio andato in scena l'estate scorsa al Festival Internazionale di danza contemporanea in spazi urbani Ballo Pubblico diretto da Francesca Lettieri nell’ambito del Festival Piazze d’Armi realizzato da Comune di Poggibonsi e Fondazione E.l.s.a.
Il 7 e l'8 Aprile alle 21 Ora parlami d'amore di Paola Vezzosi/Adarte Compagnia sarà in scena in Prima Nazionale al Teatro Cantiere Florida Firenze nell'ambito della Stagione Danza a cura di Versilia Danza
Eros, il motore propulsivo
che alimenta l’energia vitale
del corpo e del suo movimento,
si cerca, ma spesso capita.
Il tempo dell’amore risponde a
regole sue, sa esplodere nell’attimo,
si logora nei giorni, si riaccende dopo spento.
Ma il fuori sincrono, la dissonanza
sono le vesti temporali in cui
può scivolare la sua fugace armonia.
La misura dell’amore offre un panorama
di taglie disparate, dove la proporzione
non è la regola. Di amore si parla tanto,
piangendo o ridendo.
Thanatos, la morte: il motore di arresto
a cui il corpo risponde obbediente.
È l’evento più democratico dell’Universo,
spetta a tutti gli esseri viventi - nessuno escluso -
e si distribuisce in egual misura:
ciascuno muore una volta sola.
Il lutto è di chi resta e ha un suo rumore,
ma di morte si parla poco, gridando o sottovoce.
*Lo spettacolo è disponibile in audiodescrizione poetica per non vedenti a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello
**Il primo ciclo di prove è stato seguito tramite piattaforma Zoom dalla critica Lucia Medri che ne ha scritto un articolo su Teatro e Critica
https://www.teatroecritica.net/2021/03/via-zoom-la-residenza-e-desituata/
***Link teaser