Lettera ad un'allieva per il suo esame di danza


Forse è la notte che precede l'esame, forse è già la stessa mattina o forse mancano poche ore, minuti, attimi: ogni volta che il pensiero ti porta all'esame una farfalla svolazza nello stomaco e un sospiro prova a scacciare via l'ansia. Chiudi gli occhi e ripensi agli esercizi alla sbarra, ripeti i tempi, la successione dei passi, immagini le teste, le braccia, gli epaulement e poi per qualche ora riesci a distrarti, ma basta un attimo e l'ansia torna, il viso si contrae e il corpo ha di nuovo paura. Nel giorno del tuo esame sai di doverti giocare tutto, di dover mettere in campo tutta la tua forza d'animo, il tuo coraggio, la tua preparazione, l'interpretazione, la tecnica, la memoria, devi riuscire a governare il corpo e la mente, tenere testa all'emozione e mantenere una concentrazione tale da non confondere i passi e i tempi e i ritmi. Messa così pare un'impresa ai limiti del possibile, sembra che in un modo o nell'altro il terrore prenderà il sopravvento paralizzandoti in maniera irreversibile, ma non preoccuparti la passione ti salverà. Ti salverà perché a studiare la danza non ti costringe nessuno e quella sala è l'unico posto al mondo in cui vorrai stare in quel momento: è il tuo esame, è il tuo momento, è la tua verità. La passione alimenterà i tuoi muscoli, porterà loro ossigeno e li farà contrarre con una forza e una sicurezza tali da sorprendere persino te. Allo specchio ti troverai bellissima, perché il tuo viso sarà radioso e ogni port de bras racconterà quanto ami quello che fai e tuoi occhi sveleranno insieme la grazia e la caparbietà di chi non si arrende. Chi è seduto davanti a te viene dal tuo stesso mondo e sa bene cosa ti porti nel cuore, conosce a fondo le tenaglie che hanno tormentato il tuo stomaco fino ad un attimo prima di entrare in sala. Chi ti guarda e ti valuta non dimentica la fatica, la paura, il terrore, il senso d'inadeguatezza, ma soprattutto chi ti guarda ricorda il giorno in cui gli studi sono terminati, ricorda la fine del percorso, ricorda il distacco dalla maestra e ti dice di goderti ogni istante di questi anni e di farlo con un po' di spensieratezza in più.
Lascia la paura nello spogliatoio e indossa insieme al body e alle calze anche fierezza e sfrontatezza, procedi all'acconciatura e guardandoti allo specchio giura che comunque andrà sarai fiera di te, allaccia le scarpette e sorridi pensando alle tue amiche e ai tuoi amici con cui condividi ogni giorno le gioie e le delusioni, entra in sala, metti la pece e dai inizio all'incantesimo. Se tu senti la magia, allora la sento anche io, poi la musica, la danza, la luce faranno il resto. Ricorda che ti piace quello che fai e nessuna tensione, nessuna paura rovinerà il tuo esame.

Mèrde!

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