L'arte non si sposta, casomai si sposta il pubblico

foto ricevuta da Francesco Imperatore

Oggi sul Corriere del Mezzogiorno si legge che il Quirinale rinuncia a  prendere in prestito per tutta la durata del Giubileo il capolavoro del Caravaggio "le sette opere di Misericordia" anche e soprattutto in seguito alle polemiche scatenatesi sui social network. Il dipinto, datato 1607 e commissionato dal Pio Monte della Misericordia, illustra gli ambiti in cui all'epoca l'istituzione operava, tra cui: dar da mangiare agli affamati e visitare i carcerati, seppellire i morti, vestire gli ignudi e visitare gli infermi, ospitare i pellegrini, dar da bere agli assetati.
Non sono mancati interventi di opposizione al prestito da parte di intellettuali ed esperti d'arte come Gerardo Marotta  Tomaso Montanari, Giuseppe Galasso e Aldo Masullo.

Roma è in pieno Giubileo e allora tutto pare dover confluire lì. Però noi siamo quelli che non cedono alle lusinghe dei soldi facili, ma soprattutto stentiamo a credere fiduciosi in rappresentanti di un governo che il più delle volte non porta a compimento i patti fatti con la nostra città.  Le sette opere di Misericordia non si tocca, non si sposta, non si affitta e non si presta e tutto questo non perché siamo teste dure, ma perché sappiamo bene che bisogna proteggere il proprio patrimonio e rispettare le norme che da secoli cercano strenuamente di tutelarlo, fin dal 1612 infatti vige il cosiddetto principio di inamovibilità sancito proprio dai fondatori del  Pio Monte della Misericordia per cui, nell'interesse dell'integrità e della salvaguardia del bene artistico, è giusto che le opere d'arte restino nel luogo che le ospita.

Sempre in occasione del tanto atteso Giubileo qualcuno ha ritenuto giusto portare il corpo di padre Pio a Roma e ai telegiornali si sono viste scene da voltastomaco: cadavere esposto affinché tutti potessero avvicinarsi e farsi fotografare. Persino bambini piccolissimi portati accanto al corpo della più grande vittima di questa sceneggiata da medioevo. Ma poi la religione cattolica non era quella che idealizzava il valore dell'anima in spregio al corpo che è terreno e corrotto? E cosa s'inventano? Un corpo esposto in grado di muovere masse.....ma masse di soldi sopratutto. E la Regione Puglia ci è cascata e ci ha pure refuso parecchi soldi, almeno a noi i soldi erano stati offerti. Era così impensabile creare dei programmi pensati a posta per il giubileo che prevedessero lo spostamento di flussi di persone in pellegrinaggio tra Roma e San giovanni Rotondo? Ma forse è stato meglio spostare flussi di denaro...

Comunque, bene che sia finita così, il nostro bel dipinto è ancora al suo posto e lì rimane e se proprio vogliamo mostrarlo come orgoglio tutto italiano, mio caro Quirinale, facciamo in modo che la gente lo venga ad ammirarlo qui. Perché l'arte non si sposta, casomai si sposta il pubblico.


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