Il demone talentuoso ride in faccia all'umiltà
Ovunque leggo e sento parlare di primi ballerini umili, modesti e sempre, costantemente, tristemente e lamentosamente consapevoli dei propri limiti. Con i piedi per terra e con l'atteggiamento remissivo di chi sa di non essere mai veramente all'altezza. Scusate, ma di chierichetti mortificati, anzi finti mortificati, non se ne può più...o almeno io non ne posso più. Queste stelle, queste promesse, questi professionisti giunti o molto vicini all'apice della carriera vogliono far cadere i teatri per gli applausi e per l'eccitamento procurato nel pubblico o vogliono essere i più bravi al catechismo?
Voglio la vera e sincera spavalderia, quella dell'uomo consapevole della propria rara bravura e voglio la fierezza nello sguardo della donna consapevole di essere una stella in un firmamento fatto perlopiù di stelline. Voglio vedere l'andamento aristocratico e superbo del danzatore di inizio '900 che volava un metro sopra gli altri, che ispirava sogni di grandezza e vittoria, che non accettava di essere messo in un angolo ma voleva la luce abbagliante dei riflettori tutti per sé e combatteva e s'imponeva e lottava strenuamente per essere primo fra i primi.
Strascichi bavosi di chi non è mai degno, sguardo alla Belen con tanto di sopracciglio implorante misericordia, un filo di voce e poi frasi del tipo "Io sono umile, ho sempre paura di entrare in scena, prego prima di danzare, gli altri peccano di presunzione e non capiscono l'importanza dell'umiltà".
No, non voglio che passi tra i giovanissimi il concetto della corrispondenza tra l'umiltà e l'essere nel giusto contrapposto al concetto di fierezza ed essere nell'errore.
UMILTA'-SACRIFICIO=SUCCESSO e FIEREZZA-SACRIFICIO=SUCCESSO
I binomi funzionano entrambi basta che ci siano studio e sacrificio, impegno e costanza, forza di volontà e dedizione. La differenza sta nel fatto che con la prima situazione (umiltà-sacrificio-successo) si costringe se stessi a vivere nella costante simulazione di uno stato d'animo forzato e fasullo (perché non dirmi che non godi come un pazzo ad essere la star della serata!) e con la seconda situazione invece ci i fa un carico di adrenalina da far stare bene te e chi ti sta intorno.
Perciò siate supereroi, siate d'ispirazione, siate protagonisti a tutto tondo di una favola che soltanto a pochi è dato di vivere. Godetevela e fateci vedere che ve la state godendo. Firmate autografi, fate le star, danzate sul palcoscenico come se foste dio in terra.
Lasciate l'umiltà a chi ambisce al regno dei cieli, voi invece, voi stelle della danza siate demoni seducenti consapevoli di vivere una vita unica che gli altri desiderano e bramano, ma che non avranno mai.
Voglio la vera e sincera spavalderia, quella dell'uomo consapevole della propria rara bravura e voglio la fierezza nello sguardo della donna consapevole di essere una stella in un firmamento fatto perlopiù di stelline. Voglio vedere l'andamento aristocratico e superbo del danzatore di inizio '900 che volava un metro sopra gli altri, che ispirava sogni di grandezza e vittoria, che non accettava di essere messo in un angolo ma voleva la luce abbagliante dei riflettori tutti per sé e combatteva e s'imponeva e lottava strenuamente per essere primo fra i primi.
Strascichi bavosi di chi non è mai degno, sguardo alla Belen con tanto di sopracciglio implorante misericordia, un filo di voce e poi frasi del tipo "Io sono umile, ho sempre paura di entrare in scena, prego prima di danzare, gli altri peccano di presunzione e non capiscono l'importanza dell'umiltà".
No, non voglio che passi tra i giovanissimi il concetto della corrispondenza tra l'umiltà e l'essere nel giusto contrapposto al concetto di fierezza ed essere nell'errore.
UMILTA'-SACRIFICIO=SUCCESSO e FIEREZZA-SACRIFICIO=SUCCESSO
I binomi funzionano entrambi basta che ci siano studio e sacrificio, impegno e costanza, forza di volontà e dedizione. La differenza sta nel fatto che con la prima situazione (umiltà-sacrificio-successo) si costringe se stessi a vivere nella costante simulazione di uno stato d'animo forzato e fasullo (perché non dirmi che non godi come un pazzo ad essere la star della serata!) e con la seconda situazione invece ci i fa un carico di adrenalina da far stare bene te e chi ti sta intorno.
Perciò siate supereroi, siate d'ispirazione, siate protagonisti a tutto tondo di una favola che soltanto a pochi è dato di vivere. Godetevela e fateci vedere che ve la state godendo. Firmate autografi, fate le star, danzate sul palcoscenico come se foste dio in terra.
Lasciate l'umiltà a chi ambisce al regno dei cieli, voi invece, voi stelle della danza siate demoni seducenti consapevoli di vivere una vita unica che gli altri desiderano e bramano, ma che non avranno mai.