Chiara Alborino è la Geisha che danza per amore
Quella che Chiara Alborino propone al Teatro Area Nord di Napoli è una performance frammento, ovvero una sorta di anteprima del suo nuovo spettacolo che andrà poi in scena nella versione integrale al Piccolo Bellini il prossimo 9 aprile. Per ora non possiamo che avere un assaggio di qualcosa che si presenta come un omaggio, gemellaggio, tributo alla cultura giapponese. La Geisha che danza per amore è, secondo quanto illustrato sul sito della Compagnia Danza Flux di cui l'Alborino è fondatrice insieme a Fabrizio Varriale (http://ciadanzaflux.altervista.org/ ), "un lavoro ispirato al teatro giapponese ed in particolare alla figura della geisha, la cui drammaturgia è nata da un intenso processo creativo basato sulla danza contemporanea ed ispirato al teatro NO, al Kabuki ed alla lettura degli autori Kuki Shuzo, Murakami e Yasunari Kawabata, ma anche alla ricerca dei significati delle tradizioni e musiche giapponesi: dall'uso dei Sakura, i tipici fiori nipponici, al suono dello Shakuhachi, il caratteristico flauto dritto".
A proposito del suo progetto la coreografa spiega in una nota tecnica: "Questo progetto è frutto di un percorso pedagogico realizzato all'interno de La Scuola Elementare del Teatro, il laboratorio permanente di arti sceniche che Davide Iodice conduce presso l’ex Asilo Filangieri di Napoli con la collaborazione di Michele Vitolini, nell’intenzione di costruire un conservatorio popolare di arti sceniche accessibile alle fasce più disagiate.
Avviato nell’ottobre 2013, il progetto è promosso e finanziato dall’associazione Forgat onlus ed accolto e sostenuto da l’Asilo comunità di lavoratori dello spettacolo. I cicli di formazione e ricerca sono aperti ad allievi appartenenti a fasce disagiate dal punto di vista economico e sociale e si pongono come laboratori attenti alla disabilità fisica e intellettiva".
La Geisha che danza per amore-frammento
con
Chiara Alborino
coreografia
Chiara Alborino
produzione
Danza Flux
Teatro Area Nord
6 ottobre h 20:30
info: 389 575 23 34
A proposito del suo progetto la coreografa spiega in una nota tecnica: "Questo progetto è frutto di un percorso pedagogico realizzato all'interno de La Scuola Elementare del Teatro, il laboratorio permanente di arti sceniche che Davide Iodice conduce presso l’ex Asilo Filangieri di Napoli con la collaborazione di Michele Vitolini, nell’intenzione di costruire un conservatorio popolare di arti sceniche accessibile alle fasce più disagiate.
Avviato nell’ottobre 2013, il progetto è promosso e finanziato dall’associazione Forgat onlus ed accolto e sostenuto da l’Asilo comunità di lavoratori dello spettacolo. I cicli di formazione e ricerca sono aperti ad allievi appartenenti a fasce disagiate dal punto di vista economico e sociale e si pongono come laboratori attenti alla disabilità fisica e intellettiva".
La Geisha che danza per amore-frammento
con
Chiara Alborino
coreografia
Chiara Alborino
produzione
Danza Flux
Teatro Area Nord
6 ottobre h 20:30
info: 389 575 23 34
Chiara Alborino (coreografa, performer)
bio:
Direttrice artistica e responsabile organizzativo di Danza Flux centro internazionale di ricerca sul movimento e nuova danza di Napoli. Danzatrice e coreografa si è formata in Italia e all'estero studiando con Frey Faust, David Zambrano, Ivan Wolfe,Teri J.Weikel, Carolin Carlson, Wim Vandekeybus, Inaki Azpillaga, Ismael Ivo, Isabel Rocamora, Francesco Scavetta, Silvia Rampelli, Masaki Iwana, Joe Alegado, Susanne Linke, Dominique Mercy, Beatrice Libonati, Davide Iodice, Emma Dante.
Dal 1998 danza nelle coreografie di Fabrizio Varriale prendendo parte alle principali rassegne dedicate alla danza contemporanea in tutta italia. Nel 2006 fonda la Compagnia Danza Flux, direzione artistica Fabrizio Varriale.
Nel 2008 presenta le sue coreografie "About Zero" e "Confine Sconfitto" al Pan/palazzo delle arti di Napoli, al Nuovo Teatro Nuovo, Lanificio25, Teatro Festival Italia e a Roma nella rassegna di danza contemporanea 8Max.
Crea nel 2009 “Prospettive sulle questioni centrali”, ispirata al testo Angeli di desolazione di Jack Kerouac, con il quale nel 2010 vince il bando Anticorpi Xl per la partecipazione al Festival Ammutinamenti, Ravenna.
Nell’agosto 2010 partecipa al progetto internazionale di residenza artistica Movement T, Francia e nello stesso anno è invitata con la Compagnia Danza Flux a partecipare alla 9° Edizione del Festival Internazionale Danzalborde, Valparaiso, Chile, in occasione del Forum Universale delle Culture, come rappresentante della città di Napoli per la danza contemporanea, conducendo classi di ricerca coreografica sul progetto Basi Studio Fisico con Fabrizio Varriale presso l'Università di Pedagogia e Danza U-Arcis di Valparaiso, Cile.
Nel 2011 partecipa al Festival Teatri di Vetro presso il Teatro Palladium di Roma con il progetto Black Longhair’s Trip, vincitore del Bando Anticorpi XL – Giovane Danza d’Autore 2011(Festival Ammutinamenti- Ravenna).
Dal 2008 conduce laboratori di improvvisazione e composizione coreografica lavorando sull’interazione tra pittura e danza ispirandosi alle opere di W. Kandinsky e sulla ricerca drammaturgica attraverso la rilettura in danza dell’opera di B. Brecht “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”.
Attualmente insegna danza contemporanea tecnica Release/Floor work, Contact Improvisation e Partnering, Laboratori di improvvisazione e composizione coreografica, cura con Fabrizio Varriale il progetto Danze di Ricerca e a.R.t., advanced Research training presso Danza Flux.
Dal 2011 scrive per Krapp’s Last Post, Il Pickwick e Contemporary Performance Network.
Responsabile dell’organizzazione e della produzione della Compagnia Danza Flux e curatrice delle relazioni internazionali. Ottima conoscenza delle lingue francese e inglese. Nel 2011 scrive per PERFORMATIVI per uno sguardo scenico contemporaneo di Max Schiavoni, un capitolo dedicato al suo progetto coreografico Black Longhair’s Trip (Gwynplaine Edizioni) e CREATORI DI SENSO (2012). Nel 2014 frequenta la Scuola Elementare del Teatro diretta da Davide Iodice in qualità di coreografa, danzatrice e trainer.