Al San Carlo arriva la Carmen. Io ricordo Maya Plisetskaja in quella vecchia VHS

Che la Zakharova sia tra le migliori ballerine al mondo, anche se qualcuno pare esserne già stufo e questo mi dà noia, non c'è dubbio. Ma che io sia certa di prediligere una versione moderna e attualissima de la Carmen Suite non posso dirlo. Non posso ancora dire con certezza di preferire le odierne gambe all'orecchio fino al limite del controllo muscolare rispetto alla forza esplosiva mostrata in quei lontani anni '70, o la figura filiforme di oggi agli antipodi rispetto alla sensualità di un corpo sì da étoile, ma ancora femminile e sensuale. Sguardo altezzoso e raffinato della bionda ucraina che forse si discosta non poco dalla sfacciata interpretazione di occhi seducenti e furbi della stella moscovita.
Dico forse a tutto: i miei dubbi, le mie incertezze, il mio grande amore per Maya Plisetskaja che ho guardato e riguardato danzare fino a risultare noiosa e quai invasata alle mie amiche d'infanzia. Amo Maya, la amo ancora troppo e mi preparo, non senza preconcetti, ad assistere ad una interpretazione per me nuova della sua Carmen. La Carmen è sua. La Carmen è sua. Ma non posso andare avanti tra i fantasmi, altrimenti rischierei di essere contraddittoria con tutto quanto porto avanti da sempre: no alla malinconia, no ai rimpianti o finiremo col restare impantanati nel fango del vecchiume.
Dunque come amavano dire i francesi a morte il re, viva il re. 
Appuntamento con la mia recensione de la Carmen Suite allora.
Teatro San Carlo
13-14 ottobre

intanto guardatevi la Plisetskaja
https://www.youtube.com/watch?v=e-1vCLEwPnk

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