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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Ancora un po' e si riparte con la qwerty

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Ancora un pochino dai, ancora un po' e si riparte con la qwerty. Qualche giorno, qualche ora, qualche tramonto in più in Albania e poi Back To My Daily rock and roll. Tornerò in città  e riprenderò  a scrivere giorno dopo giorno di danza in tutta  la sua grandezza, ma per adesso, da questo paradiso ancora imprigionato fuori di un terzo millennio  troppo accelerato, non riesco a fare altro che dare piccole, piccolissime pillole di danza tanto per stare in forma. E ste belle pillole di che colore sono? Azzurrissime, come il viagra direte, sì, è  vero, ma Viagra non è. È la pillola danzerina azzurro napoli. Tutto sto giro di parole per dire che la notizia che vado a dare riguarda alcuni neapolitan phenomenon - o comunque talenti del sud - che hanno fatto parlare di sé tra ieri e oggi l'Europa dell'Hip Hop. Si tratta di Salvatore Perugini alias bboy Sasà , i De klan , bboy Kacyo e bboy Dange che hanno appena portato a casa il grande risultato tanto ambito: qualificarsi per l

Combatto per Vivere il corto sui KNÈF di Imperatore stravince a San Francisco

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Vince il Just Film Awards 2015 di San Francisco COMBATTO PER VIVERE la nuova creazione  cinematografica indipendente di Tullio Imperatore prodotta dalla NPS MULTIMEDIA PRODUCTION STUDIO. Il corto presentato al Just Film Awards  racconta la storia di cinque ragazzi napoletani, 5 ballerini di break dance conosciuti col nome d’arte KNÈF , riconosciuti oggi a livello internazionale, e di come siano riusciti a superare tutte le difficoltà che una città del sud come Napoli mette sulla strada di chi insegue un sogno. Qualcuno li ricorderà per la loro partecipazione alla trasmissione Amici, altri invece li ricorderanno in giro per le strade  del Vomero esibirsi davanti ad un pubblico forse ancora incapace di comprenderne il talento. Bene, oggi è  un po' improbabile che li rincontrerete per le strade con cartoni scotchati sul marciapiede e lo stereo, ma se avete occasione di andarli ad ammirare esibirsi  non perdetela,  perché sono davvero, ma davvero bravi. Ovviamente il talento del

Bolle and Friends a Pompei. La mia recensione pubblicata su Danzaeffebi

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Resterà nella memoria molto a lungo lo spettacolo che Roberto Bolle ha portato in scena al Teatro degli Scavi di Pompei lo scorso 25 luglio supportato da un’organizzazione impeccabile e curata nel minimo dettaglio. Ognuno dei presenti ricorderà con un sentimento di gioia mista a stupore le eccellenze mondiali che si sono esibite su quel palco trasudante storia e antichi racconti. Le gradinate della cavea gremite, le luci soffuse a lasciar scorgere tutto intorno antiche rovine e il palcoscenico, che ancora conserva l’antico fondale di epoca romana, hanno reso palpabile e concreta la sensazione di un viaggio indietro nel tempo. I sensi sono allora amplificati e in un luogo così suggestivo si diviene a tal punto predisposti ad accogliere e ammirare da divenire tutt’uno con la duplice prospettiva della bellezza proposta: quella apollinea delle forme e delle linee e quella dionisiaca della libertà e dell’istinto. Forze opposte e complementari hanno reso lo spettacolo Bolle and friends fl

Essere grassi non è brutto, FA MALE al corpo e alla mente. Intervenite maestri

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Che oscenità le reti private e i saggi di danza che trasmettono. Dico, ci rendiamo un attimo conto del potere della televisione e del danno che può fare anche alla danza? Così, uno è sul divano a fare zapping e tra uno sbadiglio e una patatina inciampa nella rete privata canale... che manda in onda il polpettone di fine anno anno di una scuola di danza che ha pure pagato una bella cifretta per fare una pubblica, voluta, profondamente desiderata figura di merda. Oh dio! Ieri sera, stanca morta giro e rigiro i soliti canali via cavo, avendo sky fuori uso, e chi becco? La sagra della salsiccia in chiave lago dei cigni. La parte buona di me diceva "lascia stare, cambia canale, sarà meglio non continuare a guardare per evitare di farti poi un'idea negativa di queste povere ragazzine innocenti" e la parte malvagia diceva "ti prego non puoi girare, è troppo uno spasso facciamoci due risate". Dopo un'indecisione, durata più o meno due secondi e mezzo, ho lascia

Perché il napoletano non ama davvero la mamma?

Arriverà mai il giorno in cui i napoletani la faranno finita col criticare e distruggere e demolire tutto quanto riguardi la loro città? Non so, no  credo. Fa parte del loro essere napoletani, è intrinseco alla loro natura, è binomio inscindibile e ovvio napoletano-polemica. Tutto ciò che poi viene da fuori, va fuori, nasce fuori, passa da fuori è per forza di cose migliore. E allora si dà il via ad una serie infinita di parole snocciolate un po' a caso, ragionamenti superficiali e infantili, motivazioni prive di qualsivoglia fondamento e opinioni personali oltremodo stupide e del tutto insopportabili. È più forte di me, è una fatica che non posso sostenere quella di stare ad ascoltare la voce stridula di turno che ha deciso di fare l'urlatore/untore dedito all'infame e ingiustificato scopo di diffondere sempre più a macchia d'olio l'odio per tutto ciò che accade qui. Seguono poi a catena le osservazioni ancor più insopportabili di tutti quanti un giorno decisero di