Mai più Maya

Chiariamo fin da subito che non farò la cronologia della sua vita, ma vi segnalerò un paio di link ad articoli esaustivi riguardo la sua carriera.

Voglio solo ricordare la mia amata Maya. In suo onore diedi il nome all'eroina del mio romanzo (Apollineo e Maya, storia di un amore tragico) e in suo onore avrei chiamato mia figlia Maya (poi ho cambiato idea quando mi hanno fatto notare che l'avrebbero apostrofata come Maya la maiala!)

Prima raccolta di VHS sul balletto classico anno 1992 regalatami da mio padre. Primo amore, scelsi così la mia ballerina del cuore. Una delle cassette s'intitolava proprio Maya Plisetskaja, mentre le altre riproducevano i balletti di repertorio nella loro interezza, questa era l'unica a proporre una raccolta delle migliori performance della stella russa.

Da quel giorno ci fu solo Maya nel mio cuore e nelle mie scarpette e da quel giorno seppi che al mio diploma avrei danzato la Carmen. Ma ve le ricordate le sue braccia riprodurre le corna del toro?

Maya, impeto di rabbia e gioia al medesimo istante. Modernità in una danza ancora antica, forza e furia, sensualità e ironia.

Dal punto di vista cinico ed egoistico per me era morta da almeno 20 anni, da quando cioè proprio non ce la faceva più a danzare. Certo è triste dire così lo so, ma non conoscendola e non avendo sue notizie da un'eternità davo come per ovvio che la bellezza russa che bucava lo schermo negli anni '50 e '60 non ci fosse già più, rinchiusa nei ricordi viveva e vivrà, ma sconvolgermi per la sua scomparsa non mi riesce, finiva artisticamente e la dimenticavo come essere umano.

Mai più Maya?
Non sopporto essere nostalgica e non sopporto quando si dice "Non ce ne saranno più così" eppure faccio fatica ad immaginarne un'altra che possa eguagliarla in fascino e tecnica, interpretazione e carisma. Però  si può senza dubbio dire che di danza GRANDE ce n'è e come e di grandi interpreti n'è pieno il mondo.

Io mi piango la mia Maya, che, senza avere un collo di piede da urlo e senza l'elevazione delle gambe fino all'orecchio ha saputo essere regina incontrastato nel balletto e nel contemporaneo in Russia come nel resto del mondo.

Quella cassetta l'ho rivista ieri sera, la ricordavo bene, e la rivedrò ancora e ancora. Maestri mi appello a voi: una lezione di storia della danza al mese deve essere d'obbligo come le vaccinazioni per i piccoli e lo smartphone per i ragazzini. Lasciate che possano sentirsi ispirati dai più grandi interpreti della danza mondiale perché, come loro maestri, siete responsabili di tutto ciò che non sanno.


eccellente articolo di Francesca Bernabini che ripercorre la carriera di Maya:
http://www.danzaeffebi.com/addio-maya-plissetskaya-ballerina-assoluta/

articolo di Roberta Albano su Campadidanza:
http://www.campadidanza.it/maya-plisetskaya-la-grande-stella-venuta-dallest/


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