Andate a teatro senza preconcetti
Quando mi ritrovo a parlare con qualcuno di teatro mi sembra di stare tra grandi appassionati e assidui frequentatori di quei luoghi a me tanto cari. Quando mi diletto in conversazioni intorno alla danza e agli appuntamenti con i balletti di repertorio o con i lavori contemporanei ho la sensazione che poi in sala sarò in compagnia. Quando m'innervosisco per la situazione difficile che attraversa il lirico della mia città, quando sostengo l'operato del sindaco per ridare splendore al teatro, quando cerco di diffondere la voce che il corpo di ballo è tornato al grande splendore mi sembra di trovare tutti d'accordo con me.
Allora due sono le cose: o mi prendete tutti per il culo, o prendete per il culo voi stessi fingendovi appassionati frequentatori di teatro, critici stacanovisti, promotori della cultura. Non voglio dire che io sia ovunque, ci mancherebbe, ma incontrare almeno per una volta qualcuno che conosco a teatro sarebbe già un successo.
Quando sono nel pubblico mi sento una turista, ho l'impressione di stare in una città nuova e lontana in cui incontrare un amico diventa una sorta di magia. Volete il massimo lo so! Volete il meglio e so pure questo! Ma non potete andare a teatro solo quando arriva in città il mammasantissima dell'arte.
Questa volta avrete l'occasione di vedere la Zakharova perfezionare la perfezione, rendere ancora più virtuoso il virtuosismo e interpretare in maniera coinvolgente e commovente il più straziante dei ruoli romantici. Lo so ci sarete. Perché se no poi come fate a dire che ve la siete persa?
Lasciate che ve lo dica: il teatro ha il dovere di chiamare illustri ospiti, di consentire al pubblico di godere della visione di talenti così rari e aldilà dell'umano. Il teatro ha il dovere di portare a Napoli ospiti d'eccezione che possano arricchire il bagaglio di esperienze del corpo di ballo. Il teatro ha il dovere di stare al passo con gli altri teatri mondiali, che pur avendo come stabili ottimi elementi continuano a investire nell'ingaggio di esterni d'eccezione, ma voi avete il sacrosanto dovere di andare a teatro sempre. Avete il dovere di pagare il biglietto e finanziare così il circuito dell'arte affinché sia virtuoso e soprattutto avete il dovere di farvi un'opinione.
Vediamoci a teatro, così, oltre a dire per partito preso che tutto è una merda e che non vale la pena di andarci se non quando viene la Zakharova, potremo discutere di cosa ci è piaciuto e cosa no, di cosa andrebbe migliorato e cosa è grandioso così com'è.
Andate al San Carlo senza preconcetti e pregiudizi confezionati ad hoc, andateci per vedere la Giselle della Zakharova, ma anche per vedere Anbeta Toromani senza mai più dire che è la concorrente di Amici, andate a vedere Alessandro Macario senza più dire che è il fidanzato di Anbeta, andate per vedere la Ieluzzi, lo Staiano, la Sancamillo, la Sorrentino, la Nuzzo, la Amirante, il Manzo senza più pensare che sono del corpo di ballo napoletano e che, per una ingiustificata tendenza esterofila del cazzo, non sono bravi a prescindere.
Potrebbe essere il primo teatro in Italia, ma dove va senza il suo popolo, dove va senza il suo pubblico. Siate appassionati e fedeli, obiettivi per carità, ma mai superficiali e fantasiosi nel giudizio!