Campania Danza Felix
Dal 12 al 15 marzo al Teatro Nuovo CAMPANIA DANZA FELIX
Le compagnie di danza campane si esibiscono in una rassegna organizzata dal CDTM Circuito Campano della Danza in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano.
4 giorni, 8 perfomances di 30 minuti, 8 coreografi e 20 i danzatori, tutti campani.
Il progetto è finanziato da fondi europei e teso alla valorizzazione dei beni e della tradizione culturale della campania e dei suoi artisti
PROGRAMMA
12/3/2014
Performing Arts Group – Compagnia Giovani di Movimento Danza
CHIOCCIACH’IO
BLU
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Interpreti: Valeria D’Antonio, Maria Paone, Simona Perrella
Musiche di Brian Eno e Aphex Twin
Simbolo dell’armonia, il colore Blu ha il potere di riportare equilibrio nella sfera emotiva.
il colore del mare, del cielo, del silenzio.
associato alla forma geometrica del cerchio simbolo dell’eterno moto dello spirito in un chiaroscuro di quiete e dinamicità.
Una coreografia in cui a momenti di calma si alternano istanti di grande energia sotto forma di corpi danzanti che fluiscono incessanti in scena.
VENT (PECCHÈ AGGIA SFUGÀ)
Coreografia di Alessandro Schiattarella
Interpreti: Valeria D’Antonio, Fabio De Rosa, Francesca Pascazio, Simona Perrella
Musiche di Jon Hopkins
La coreografia prende vita da una parola, in particolare da un verbo: sfogare. Letteralmente “sfogare” significa “manifestare in forme e con atti esteriori un sentimento, uno stato d’animo o un istinto, fino a quel momento controllati”.
La coreografia di Alessandro Schiattarella si ispira a questo. A un sentimento forte che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha provato: la ribellione. Un sentimento che serve a volte a ricominciare. Si ricomincia per amore, per sopravvivere, per dar senso a una morte, per confrontarsi. La calma dopo una esplosione. Sfogare per ritrovare la calma e ricominciare.
13/03/2014
ARB Dance Company
MEZZO NERO,ROSSO MEZZO
Coreografia: Fernando Suels Mendoza
Collaborazione musicale: Andreas Eisenschneider
Assistenza artistica: Maria Raucci
Danzatori: Luigi D’Aiello, Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante
Ringraziamenti: Dilara Adim per i momenti Bollywoodiani
Direzione artistica: Annamaria Di Maio
Durata: circa 30 minuti.
Mezzo Nero, Rosso Mezzo è una celebrazione...
Celebrazione dell'incontro tra due anime gemelle; due metà che fanno un intero, due archi che fanno un cerchio.
Il cerchio, non avendo inizio né fine, simboleggia l'eterno e l'assoluto. Il cerchio si chiude su se stesso, con il suo ritmo ed il suo eterno movimento. La più naturale delle forme, un simbolo di accoppiamento e di protezione.
Attraverso i suoi sette danzatori, i suoi elementi trasparenti e la sua forma non narrativa Mezzo Nero, Rosso Mezzo ci rivela quello che potremmo non vedere ad occhio nudo...
A PIEDI NUDI
Coreografia: Giorgia Maddamma
Assistenza artistica: Sara Bizzoca
Assistenza tecnica: Maria Raucci
Danzatori: Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante.
Produzione: ARB DANCE COMPANY E KOREOPROJECT
Direzione artistica: Annamaria Di Maio
Durata: circa 30 minuti.
Ispirato a “S. Chiara d’Assisi. Elogio della disobbedienza” di Dacia Maraini
«Mi interessa il corpo imprigionato, il convento come luogo di obbedienza ma anche di profonda libertà».
Parte da qui il viaggio che Dacia Maraini compie dentro la storia di Santa Chiara, compagna di fede di San Francesco d’Assisi e fondatrice delle Monache Clarisse.
Chiara fa di una prigionia a vita una sua libera scelta.
Nel cuore del Medioevo, in una situazione sociale indiscutibilmente dura , dove serpeggia un profondo desiderio di rinnovamento, questa giovane donna si ricava la sua libertà, libertà di pensiero, libertà di spirito e possibilità di inventarsi una nuova vita.
Il suo pensiero va oltre la religione e arriva dritto ai nostri giorni, rivelandosi quanto mai attuale e necessario nel contesto storico contemporaneo.
Il rigore, il sacrificio enorme con cui Chiara ha portato avanti la sua scelta è per noi oggi un modello di coerenza verso i propri bisogni e le proprie idee, verso una profonda ricerca di misticismo.
14/03/2014
Bordeline Danza
IL CANTO DI ORFEO: ARMONICO
Concept, coreografia e regia: Claudio Malangone
Autori/interpreti: Luigi Aruta, Alessandro De Santis
Musiche: AAVV
Videoinstallazioni: Checco Petrone
“...La strada lunga di paure ormai compiuta, Euridice saliva all'aria della terra dietro ai passi di Orfeo....... e poi più non vide lui che vaghe ombre toccava, lui che voleva parlare della luce...”
Nell'atmosfera impalpabile dell'attesa e della dolorosa e masochistica reminescenza del passato i due protagonisti rimangono nello stesso posto, incatenati dalla separazione, dalla distanza, dal perdersi o dal non ritrovarsi.
Uno studio sulla resistenza, sul dolore, sulla mancanza.
THE THREE LEGGED RACE
Concept, coreografia e regia: Susan Kempster
Interpreti:Adriana Cristiano, Natalia Cristofaro
Musiche: AAVV
La gara delle tre gambe, qui intesa come metafora relazionale, è un gioco che richiede complicità ed equilibrio tra i due che corrono insieme. Ma come in ogni rapporto se si tira troppo o troppo poco l'equilibrio può diventare instabile. Attraverso le diverse fasi della vita i due personaggi in un continuo "tira e molla", a volte assecondando, altre volte rifiutando questa dipendenza reciproca, cercano di liberarsene. Ma ciò che li ha uniti si rivela più forte del desiderio di libertà. Lo spettacolo è stato riallestito dalla coreografa australiana per Borderlinedanza nel 2012.
15/3/2014
Associazione Akerusia danza
WAY IN/OUT
Ideazione e regia Elena D’Aguanno
Coreografie Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro, Roberta D’Amore
Interpreti Sonia Di Gennaro, Federica Curato, Valentina Valentino, Norma Cerrone,
Roberta Volpe
Disegno luci e elementi di scena Ciro Di Matteo
“Non dipingo, utilizzo oggetti che hanno l’apparenza di quadri, perché il caso ha fatto sì che questa forma espressiva convenisse meglio ai miei sensi” (R. Magritte)
Una porta.
Un’apertura sul mondo, una connessione tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, una prospettiva.
Una porta aperta, uno squarcio attraverso il quale si può entrare e uscire, way in/out.
Ancora una porta, un’altra. Mistero, ignoto, inquietudine. I turbamenti del ricordo, le sensazioni del sogno. Un’apertura che lascia intravedere il buio, la profondità.
“Io utilizzo la pittura per rendere il pensiero visibile” (R. Magritte). E’ lo stato d’animo, il pensiero di chi entra o di chi esce che viene rappresentato. E’ la necessità di aprire la porta per usare lo spazio che vi è al di là, per viverlo, per dire o ascoltare qualcosa, per esprimersi, per assistere a ciò che si trova in quello spazio e interagire con chi sta in quello spazio.
Giochi d’ombre e di luci improbabili, di corpi che si muovono nella sospensione assoluta di uno spazio metafisico, per una visione surreale al limite dell’astrazione.
La porta non è un ostacolo, ma un’opportunità. Entrata ‘in’ e ‘di’ qualcosa.
LUPI
Regia e coreografia Emma Cianchi
Interpreti Emanuele Esposito – Antonio Nicastro
Assistente alla coreografia Michela Ricciardi
Musiche Dario Casillo
A distinguere l'uomo dall'animale c'è quello stato d'intensa tensione tra un istinto primordiale e la ragione. La spontaneità degli animali si presenta forse un obiettivo irraggiungibile per l'uomo, costantemente soppresso da morale e tradizione.
Eppure in un angolo disperso del nostro animo restano vivi istinti forti ed essenziali che rimbombano in ogni spirito umano: la difesa del proprio territorio è uno di quelli.
BIGLIETTI I: INTERO € 10 – RIDOTTO € 8
CONTATTI
Teatro Nuovo
via Montecalvario, 16 - Napoli
botteghino: 081 4976267
orario botteghino:
dal martedì al sabato
10.30 |13.00 e 18.00 | 20.00
botteghino@teatronuovonapoli.it
www.teatronuovonapoli.it
Le compagnie di danza campane si esibiscono in una rassegna organizzata dal CDTM Circuito Campano della Danza in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano.
4 giorni, 8 perfomances di 30 minuti, 8 coreografi e 20 i danzatori, tutti campani.
Il progetto è finanziato da fondi europei e teso alla valorizzazione dei beni e della tradizione culturale della campania e dei suoi artisti
PROGRAMMA
12/3/2014
Performing Arts Group – Compagnia Giovani di Movimento Danza
CHIOCCIACH’IO
BLU
Coreografia di Sonia Di Gennaro
Interpreti: Valeria D’Antonio, Maria Paone, Simona Perrella
Musiche di Brian Eno e Aphex Twin
Simbolo dell’armonia, il colore Blu ha il potere di riportare equilibrio nella sfera emotiva.
il colore del mare, del cielo, del silenzio.
associato alla forma geometrica del cerchio simbolo dell’eterno moto dello spirito in un chiaroscuro di quiete e dinamicità.
Una coreografia in cui a momenti di calma si alternano istanti di grande energia sotto forma di corpi danzanti che fluiscono incessanti in scena.
VENT (PECCHÈ AGGIA SFUGÀ)
Coreografia di Alessandro Schiattarella
Interpreti: Valeria D’Antonio, Fabio De Rosa, Francesca Pascazio, Simona Perrella
Musiche di Jon Hopkins
La coreografia prende vita da una parola, in particolare da un verbo: sfogare. Letteralmente “sfogare” significa “manifestare in forme e con atti esteriori un sentimento, uno stato d’animo o un istinto, fino a quel momento controllati”.
La coreografia di Alessandro Schiattarella si ispira a questo. A un sentimento forte che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha provato: la ribellione. Un sentimento che serve a volte a ricominciare. Si ricomincia per amore, per sopravvivere, per dar senso a una morte, per confrontarsi. La calma dopo una esplosione. Sfogare per ritrovare la calma e ricominciare.
13/03/2014
ARB Dance Company
MEZZO NERO,ROSSO MEZZO
Coreografia: Fernando Suels Mendoza
Collaborazione musicale: Andreas Eisenschneider
Assistenza artistica: Maria Raucci
Danzatori: Luigi D’Aiello, Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante
Ringraziamenti: Dilara Adim per i momenti Bollywoodiani
Direzione artistica: Annamaria Di Maio
Durata: circa 30 minuti.
Mezzo Nero, Rosso Mezzo è una celebrazione...
Celebrazione dell'incontro tra due anime gemelle; due metà che fanno un intero, due archi che fanno un cerchio.
Il cerchio, non avendo inizio né fine, simboleggia l'eterno e l'assoluto. Il cerchio si chiude su se stesso, con il suo ritmo ed il suo eterno movimento. La più naturale delle forme, un simbolo di accoppiamento e di protezione.
Attraverso i suoi sette danzatori, i suoi elementi trasparenti e la sua forma non narrativa Mezzo Nero, Rosso Mezzo ci rivela quello che potremmo non vedere ad occhio nudo...
A PIEDI NUDI
Coreografia: Giorgia Maddamma
Assistenza artistica: Sara Bizzoca
Assistenza tecnica: Maria Raucci
Danzatori: Roberta De Rosa, Martina Fasano, Katia Marocco, Barbara Mormone, Camilla Rega, Elisabetta Violante.
Produzione: ARB DANCE COMPANY E KOREOPROJECT
Direzione artistica: Annamaria Di Maio
Durata: circa 30 minuti.
Ispirato a “S. Chiara d’Assisi. Elogio della disobbedienza” di Dacia Maraini
«Mi interessa il corpo imprigionato, il convento come luogo di obbedienza ma anche di profonda libertà».
Parte da qui il viaggio che Dacia Maraini compie dentro la storia di Santa Chiara, compagna di fede di San Francesco d’Assisi e fondatrice delle Monache Clarisse.
Chiara fa di una prigionia a vita una sua libera scelta.
Nel cuore del Medioevo, in una situazione sociale indiscutibilmente dura , dove serpeggia un profondo desiderio di rinnovamento, questa giovane donna si ricava la sua libertà, libertà di pensiero, libertà di spirito e possibilità di inventarsi una nuova vita.
Il suo pensiero va oltre la religione e arriva dritto ai nostri giorni, rivelandosi quanto mai attuale e necessario nel contesto storico contemporaneo.
Il rigore, il sacrificio enorme con cui Chiara ha portato avanti la sua scelta è per noi oggi un modello di coerenza verso i propri bisogni e le proprie idee, verso una profonda ricerca di misticismo.
14/03/2014
Bordeline Danza
IL CANTO DI ORFEO: ARMONICO
Concept, coreografia e regia: Claudio Malangone
Autori/interpreti: Luigi Aruta, Alessandro De Santis
Musiche: AAVV
Videoinstallazioni: Checco Petrone
“...La strada lunga di paure ormai compiuta, Euridice saliva all'aria della terra dietro ai passi di Orfeo....... e poi più non vide lui che vaghe ombre toccava, lui che voleva parlare della luce...”
Nell'atmosfera impalpabile dell'attesa e della dolorosa e masochistica reminescenza del passato i due protagonisti rimangono nello stesso posto, incatenati dalla separazione, dalla distanza, dal perdersi o dal non ritrovarsi.
Uno studio sulla resistenza, sul dolore, sulla mancanza.
THE THREE LEGGED RACE
Concept, coreografia e regia: Susan Kempster
Interpreti:Adriana Cristiano, Natalia Cristofaro
Musiche: AAVV
La gara delle tre gambe, qui intesa come metafora relazionale, è un gioco che richiede complicità ed equilibrio tra i due che corrono insieme. Ma come in ogni rapporto se si tira troppo o troppo poco l'equilibrio può diventare instabile. Attraverso le diverse fasi della vita i due personaggi in un continuo "tira e molla", a volte assecondando, altre volte rifiutando questa dipendenza reciproca, cercano di liberarsene. Ma ciò che li ha uniti si rivela più forte del desiderio di libertà. Lo spettacolo è stato riallestito dalla coreografa australiana per Borderlinedanza nel 2012.
15/3/2014
Associazione Akerusia danza
WAY IN/OUT
Ideazione e regia Elena D’Aguanno
Coreografie Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro, Roberta D’Amore
Interpreti Sonia Di Gennaro, Federica Curato, Valentina Valentino, Norma Cerrone,
Roberta Volpe
Disegno luci e elementi di scena Ciro Di Matteo
“Non dipingo, utilizzo oggetti che hanno l’apparenza di quadri, perché il caso ha fatto sì che questa forma espressiva convenisse meglio ai miei sensi” (R. Magritte)
Una porta.
Un’apertura sul mondo, una connessione tra interno ed esterno, tra privato e pubblico, una prospettiva.
Una porta aperta, uno squarcio attraverso il quale si può entrare e uscire, way in/out.
Ancora una porta, un’altra. Mistero, ignoto, inquietudine. I turbamenti del ricordo, le sensazioni del sogno. Un’apertura che lascia intravedere il buio, la profondità.
“Io utilizzo la pittura per rendere il pensiero visibile” (R. Magritte). E’ lo stato d’animo, il pensiero di chi entra o di chi esce che viene rappresentato. E’ la necessità di aprire la porta per usare lo spazio che vi è al di là, per viverlo, per dire o ascoltare qualcosa, per esprimersi, per assistere a ciò che si trova in quello spazio e interagire con chi sta in quello spazio.
Giochi d’ombre e di luci improbabili, di corpi che si muovono nella sospensione assoluta di uno spazio metafisico, per una visione surreale al limite dell’astrazione.
La porta non è un ostacolo, ma un’opportunità. Entrata ‘in’ e ‘di’ qualcosa.
LUPI
Regia e coreografia Emma Cianchi
Interpreti Emanuele Esposito – Antonio Nicastro
Assistente alla coreografia Michela Ricciardi
Musiche Dario Casillo
A distinguere l'uomo dall'animale c'è quello stato d'intensa tensione tra un istinto primordiale e la ragione. La spontaneità degli animali si presenta forse un obiettivo irraggiungibile per l'uomo, costantemente soppresso da morale e tradizione.
Eppure in un angolo disperso del nostro animo restano vivi istinti forti ed essenziali che rimbombano in ogni spirito umano: la difesa del proprio territorio è uno di quelli.
BIGLIETTI I: INTERO € 10 – RIDOTTO € 8
CONTATTI
Teatro Nuovo
via Montecalvario, 16 - Napoli
botteghino: 081 4976267
orario botteghino:
dal martedì al sabato
10.30 |13.00 e 18.00 | 20.00
botteghino@teatronuovonapoli.it
www.teatronuovonapoli.it