Benedetta Imperatore racconta Invictus, il suo omaggio a Nelson Mandela
La canzone Invictus nasce dall'esigenza di omaggiare un grande uomo quale Nelson Mandela per trasmettere un messaggio di libertà e rispetto per le diversità. Credo che la musica, la danza e l'arte in generale siano tra i più potenti mezzi per comunicare e arrivare al cuore della gente.
Invictus è un brano pensato e concepito per essere ballato. I suoi ritmi coinvolgono immediatamente il corpo di chi lo ascolta generandone automaticamente il movimento. Da qui l’idea e la voglia dei miei genitori Rosa Varriale e Francesco Imperatore di realizzarne il videoclip con la collaborazione coreografica di Fritz Zamy (ballerino e insegnante di danza Hip Hop) unita all’abile regia di Mario Crocetta.
La grande energia della coreografia esprime al massimo il senso di libertà del corpo nello spazio ed ogni passo eseguito dai ballerini è pensato per esaltare il significato della canzone. Ci siamo affidati alla grande professionalità di Fritz il quale si è impegnato nella scelta dei ballerini reclutati, non solo in base alla loro bravura tecnica, ma anche alla loro etnia.
Quello che si è cercato di fare è proprio mettere in risalto le differenze nei colori e nei tratti somatici, riunendo insieme danzatori di diverse origini e nazionalità per trasmettere un solo grande messaggio: Dario Dange Claudi, Alessio Sardiello e Salvatore Perugini (Italia), Taje Djer (Marocco), Johannes Palmieri (Brasile), Cheikh Wagne (Senegal), Jesus Guya (Venezuela). Tutti loro, insieme a Fritz, sono professionisti affermati nel panorama della danza Hip Hop nazionale ed internazionale ed hanno impiegato grande energia nella realizzazione del videoclip dalla sala prove alle riprese. Hanno inoltre rappresentato un meraviglioso esempio per i ragazzi più giovani allievi di Spazio Danza di San Gennaro Vesuviano che danzano nelle scene finali del video portando un’ondata di puro entusiasmo e genuinità. L’equilibrio che si è creato tra i danzatori professionisti e quelli più giovani è qualcosa di molto bello. La presenza dei bambini del Centro Laila (Castelvolturno) dona al video quel senso profondo di verità, di gioia per le cose più semplici, di sincerità, riportandoci a quell'affetto incondizionato che ci caratterizzava da piccoli quando non esistevano pregiudizi, quando tutti i colori erano ugualmente belli, quando si giocava insieme condividendo il tempo.
Un ringraziamento speciale va a tutti coloro i quali hanno lavorato dietro le quinte, quindi a Tiziana Passaro per il Make Up impeccabile, a Maurizio De Nisi per le bellissime fotografie, ad Antonello De Luca per le riprese, a Rudy Di Vita mio fidato collaboratore per tutta la parte musicale e fonica, a Killer Sound Records studio di registrazione per la produzione musicale, e naturalmente a Mario Crocetta per la regia, a Fritz per le coreografie e ai miei genitori per aver reso possibile tutto questo. C’è stato grande affiatamento e spirito di collaborazione nella condivisione delle idee per la resa del videoclip. La coordinazione perfetta tra regista, coreografo, produzione e me ha stabilito una piacevole e rassicurante energia che lascia comunque indelebile, un segno profondo nei nostri animi.
É stato fantastico condividere questa esperienza con tutti coloro che ne hanno fatto parte, ed è proprio il tempo trascorso insieme, nella sua qualità, a renderla unica.
Invictus è un brano pensato e concepito per essere ballato. I suoi ritmi coinvolgono immediatamente il corpo di chi lo ascolta generandone automaticamente il movimento. Da qui l’idea e la voglia dei miei genitori Rosa Varriale e Francesco Imperatore di realizzarne il videoclip con la collaborazione coreografica di Fritz Zamy (ballerino e insegnante di danza Hip Hop) unita all’abile regia di Mario Crocetta.
La grande energia della coreografia esprime al massimo il senso di libertà del corpo nello spazio ed ogni passo eseguito dai ballerini è pensato per esaltare il significato della canzone. Ci siamo affidati alla grande professionalità di Fritz il quale si è impegnato nella scelta dei ballerini reclutati, non solo in base alla loro bravura tecnica, ma anche alla loro etnia.
Quello che si è cercato di fare è proprio mettere in risalto le differenze nei colori e nei tratti somatici, riunendo insieme danzatori di diverse origini e nazionalità per trasmettere un solo grande messaggio: Dario Dange Claudi, Alessio Sardiello e Salvatore Perugini (Italia), Taje Djer (Marocco), Johannes Palmieri (Brasile), Cheikh Wagne (Senegal), Jesus Guya (Venezuela). Tutti loro, insieme a Fritz, sono professionisti affermati nel panorama della danza Hip Hop nazionale ed internazionale ed hanno impiegato grande energia nella realizzazione del videoclip dalla sala prove alle riprese. Hanno inoltre rappresentato un meraviglioso esempio per i ragazzi più giovani allievi di Spazio Danza di San Gennaro Vesuviano che danzano nelle scene finali del video portando un’ondata di puro entusiasmo e genuinità. L’equilibrio che si è creato tra i danzatori professionisti e quelli più giovani è qualcosa di molto bello. La presenza dei bambini del Centro Laila (Castelvolturno) dona al video quel senso profondo di verità, di gioia per le cose più semplici, di sincerità, riportandoci a quell'affetto incondizionato che ci caratterizzava da piccoli quando non esistevano pregiudizi, quando tutti i colori erano ugualmente belli, quando si giocava insieme condividendo il tempo.
Un ringraziamento speciale va a tutti coloro i quali hanno lavorato dietro le quinte, quindi a Tiziana Passaro per il Make Up impeccabile, a Maurizio De Nisi per le bellissime fotografie, ad Antonello De Luca per le riprese, a Rudy Di Vita mio fidato collaboratore per tutta la parte musicale e fonica, a Killer Sound Records studio di registrazione per la produzione musicale, e naturalmente a Mario Crocetta per la regia, a Fritz per le coreografie e ai miei genitori per aver reso possibile tutto questo. C’è stato grande affiatamento e spirito di collaborazione nella condivisione delle idee per la resa del videoclip. La coordinazione perfetta tra regista, coreografo, produzione e me ha stabilito una piacevole e rassicurante energia che lascia comunque indelebile, un segno profondo nei nostri animi.
É stato fantastico condividere questa esperienza con tutti coloro che ne hanno fatto parte, ed è proprio il tempo trascorso insieme, nella sua qualità, a renderla unica.
Benedetta Imperatore
Bio:
Artista dalla grande versatilità , spazia dal canto alla danza, dalla recitazione alla pittura, fino al design e alla
realizzazione di abiti e costumi di scena.
La sua formazione comincia all'età di quattro anni attraverso lo studio della danza classica, sotto la guida dei
genitori Rosa Varriale e Francesco Imperatore, direttori del Centro Professionale Spazio Danza, dove si diploma
nel 2005. In quell' anno la scoperta delle sue doti vocali, la porterà ad intraprendere lo studio del canto e della
musica, che proseguirà durante i due anni di perfezionamento presso il Cannes Jeunes Ballet, giovane compagnia
di balletto dell' ESDC R. Hightower. Allo stesso tempo, continua la sua istruzione conseguendo nel 2007 il diploma
di maturità presso l' Istituto Statale d'Arte di San Gennaro Vesuviano, per la sezione Moda e Costume.
In seguito a tutta una serie di esperienze pre professionali, concorsi vinti, premi e partecipazioni a prestigiosi Gala
e spettacoli, inizia la sua carriera professionale artistica nel 2008 : Musical Maria di Nazareth, il Grande Spettacolo
dell'Acqua, Rugantino edizione 2010/2011, Secrets of the Sea, Pirates, Mary Poppins, Biancaneve, Sevenstars 2012,
Siddharta il Musical, Sevenstars 2013, Rugantino edizione 2013/2014.
Parallelamente frequenta il triennio classico presso l'Accademia Nazionale di Danza ed ha continuato i suoi studi di
canto seguendo il metodo Vocal Classes con il maestro Luca Jurman.
É cantautrice, e il suo primo brano ufficiale è INVICTUS, canzone scritta in memoria del grande Nelson Mandela.
Alla realizzazione del videoclip che accompagna il brano sta dedicando attualmente tutte le sue energie.