Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne. Il mio articolo su Campadidanza ;)
Dalle 80 vittime del 2005 alle 134 del 2013 la crescita esponenziale del fenomeno del feminicidio, epilogo drammatico e frequente della violenza sulle donne, è impressionante e risulta tale da un’analisi incrociata tra i dati raccolti dalla Casa delle Donne di Bologna (http://www.stopfemminicidio.it/index.html) e il materiale disponibile online negli archivi di giornali e quotidiani.
L’autore del reato è, nella maggior parte dei casi, il partner o l’ex partner, il fenomeno è riscontrabile su tutto il territorio nazionale con un’incidenza del 20% in più nella fascia del nord Italia. Le vittime sono soprattutto di nazionalità italiana e questo confuta la credenza diffusa secondo la quale a subire violenza o a restare uccise siano perlopiù donne che appartengono ad un contesto socio-culturale difficile che ne determina l’emarginazione e uno stile di vita non integrato e non equilibrato. Nel 75% dei casi l’assassino è italiano, questo dato invece sfata la credenza molto diffusa che vuole che la maggior parte dei fenomeni di feminicidio siano legati a mondi culturali e razziali differenti dal nostro, le cui usanze e tradizioni, anche religiose, contribuirebbero a generare violenza nei confronti della donna.
Daniele Cipriani ha saputo radunare una schiera di donne che vive di arte e passione, che s’impegna ogni giorno per imporre con orgoglio e determinazione la propria presenza nel mondo del lavoro. Ogni donna porta dentro di sé la forza di milioni di altre donne, gode del privilegio di raccogliere i frutti di lotte sanguinarie e rivoluzioni culturali per la difesa dei propri diritti. Oggi, in un’epoca che, almeno nel mondo occidentale, vede le donne idealmente al pari dell’uomo nel lavoro, nella famiglia e nella società in generale, c’è una lotta sommessa e silenziosa e ansimante, quella delle donne vittime.
Vittime di un compagno geloso, di un padre iracondo, di un corteggiatore malato, vittime di se stesse e delle incessanti condanne di una coscienza che fatica a sentirsi innocente.
LE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA SONO SEMPRE INNOCENTI E SEMPRE VITTIME.
Questo l’urlo di speranza la cui eco deve pervadere il territorio nazionale e il cui messaggio deve essere riportato in maniera consapevole e solidale non solo da tutte le donne ma anche, e soprattutto, dagli uomini.
Alcune tra le più grandi protagoniste italiane della politica, dell’arte, della cultura, del giornalismo, del teatro, della musica e della danza, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne si riuniranno a Roma per leggere insieme le storie di donne vittime di atti di violenza, accompagnate da momenti di musica dal vivo e dalle canzoni delle grandi voci femminili internazionali interpretate da Tosca (Tiziana Tosca Donati).
letture di
ELEONORA ABBAGNATO – SILVIA CALANDRELLI . VITTORIA CAPPELLI
FRANCESCA CHIALA’ – MICHELA DI BIASE – ANNA FOA
CARLA FRACCI – MARIA TERESA LETTA – GIOVANNA MARINELLI
MIMOSA MARTINI – ENRICA RUGGIERO – PAOLA SALUZZI
Le letture, adattate da Paolo Fallai, sono lettere e storie vere di donne umiliate e derise, vittime di violenza, uccise e che hanno trovato nella morte l’unica via di fuga.
A cura di DANIELE CIPRIANI
Drammaturgia PAOLO FALLAI
Pianoforte/violoncello GIOVANNA FAMULARI
Chitarra acustica MASSIMO DE LORENZI
Contrabasso ERMANNO DODARO
martedì 25 novembre 2014 ore 21.00
Luogo: Musei Capitolini – Esedra del Marco Aurelio
Piazza del Campidoglio 1, Roma
Info: 060608
Ingresso gratuito
L’autore del reato è, nella maggior parte dei casi, il partner o l’ex partner, il fenomeno è riscontrabile su tutto il territorio nazionale con un’incidenza del 20% in più nella fascia del nord Italia. Le vittime sono soprattutto di nazionalità italiana e questo confuta la credenza diffusa secondo la quale a subire violenza o a restare uccise siano perlopiù donne che appartengono ad un contesto socio-culturale difficile che ne determina l’emarginazione e uno stile di vita non integrato e non equilibrato. Nel 75% dei casi l’assassino è italiano, questo dato invece sfata la credenza molto diffusa che vuole che la maggior parte dei fenomeni di feminicidio siano legati a mondi culturali e razziali differenti dal nostro, le cui usanze e tradizioni, anche religiose, contribuirebbero a generare violenza nei confronti della donna.
Daniele Cipriani ha saputo radunare una schiera di donne che vive di arte e passione, che s’impegna ogni giorno per imporre con orgoglio e determinazione la propria presenza nel mondo del lavoro. Ogni donna porta dentro di sé la forza di milioni di altre donne, gode del privilegio di raccogliere i frutti di lotte sanguinarie e rivoluzioni culturali per la difesa dei propri diritti. Oggi, in un’epoca che, almeno nel mondo occidentale, vede le donne idealmente al pari dell’uomo nel lavoro, nella famiglia e nella società in generale, c’è una lotta sommessa e silenziosa e ansimante, quella delle donne vittime.
Vittime di un compagno geloso, di un padre iracondo, di un corteggiatore malato, vittime di se stesse e delle incessanti condanne di una coscienza che fatica a sentirsi innocente.
LE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA SONO SEMPRE INNOCENTI E SEMPRE VITTIME.
Questo l’urlo di speranza la cui eco deve pervadere il territorio nazionale e il cui messaggio deve essere riportato in maniera consapevole e solidale non solo da tutte le donne ma anche, e soprattutto, dagli uomini.
Alcune tra le più grandi protagoniste italiane della politica, dell’arte, della cultura, del giornalismo, del teatro, della musica e della danza, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne si riuniranno a Roma per leggere insieme le storie di donne vittime di atti di violenza, accompagnate da momenti di musica dal vivo e dalle canzoni delle grandi voci femminili internazionali interpretate da Tosca (Tiziana Tosca Donati).
letture di
ELEONORA ABBAGNATO – SILVIA CALANDRELLI . VITTORIA CAPPELLI
FRANCESCA CHIALA’ – MICHELA DI BIASE – ANNA FOA
CARLA FRACCI – MARIA TERESA LETTA – GIOVANNA MARINELLI
MIMOSA MARTINI – ENRICA RUGGIERO – PAOLA SALUZZI
Le letture, adattate da Paolo Fallai, sono lettere e storie vere di donne umiliate e derise, vittime di violenza, uccise e che hanno trovato nella morte l’unica via di fuga.
A cura di DANIELE CIPRIANI
Drammaturgia PAOLO FALLAI
Pianoforte/violoncello GIOVANNA FAMULARI
Chitarra acustica MASSIMO DE LORENZI
Contrabasso ERMANNO DODARO
martedì 25 novembre 2014 ore 21.00
Luogo: Musei Capitolini – Esedra del Marco Aurelio
Piazza del Campidoglio 1, Roma
Info: 060608
Ingresso gratuito