Grandi soddisfazioni ieri al Palapartenope

Manuela Barbato e Tatiana Bolotova
Senza pretese né presunzione, senza certezze né approdi sicuri, lo spettacolo andato in scena ieri sera è stato insieme sorpresa e speranza, possibilità e occasione.
Fin dall'inizio il direttore artistico ha voluto chiarire di non avere intenzione di copiare nessuno, nel senso di emulare una grande compagnia di professionisti o un prestigioso e affermato corpo di ballo. La "Serata di balletto" appena trascorsa, all'interno del progetto "danza e professione", ha avuto il valore di un ponte per un'altra vita, di un passaggio in un'altra dimensione.
Una dimensione finalmente reale e non più illusoria in cui il ballerino allievo è chiamato ad affacciarsi in un mondo in cui la danza è una professione, in cui ciò per cui oggi studia e a cui si dedica con devozione diventerà il lavoro di domani.
La danza non è e non può essere limitata ad un eterno studio, ad un percorso infinito che non porta mai ad una meta, la danza deve essere qualcosa in cui valga la pena investire e a cui abbia un senso dedicare la propria vita.
Lo spettacolo di ieri sera, ideato da Sergio Ariota, Andrey Lyapin e Nastia Sverchkova, diffonde un messagio: bisogna sostenere e promuovere la serietà del balletto affinché la danza non sia solo un'arte, ma una professione..

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