Don Quichotte de Trocadéro
Il Don Quichotte de Trocadéro di Josè Montalvo è andato in scena al teatro San Carlo.
90 minuti esaltanti tra la superba ironia del comico francese Patrice Thibaud e la competenza tecnica degli interpreti. Pochi i momenti di calo nel lavoro coreografico in cui la danza sembrava completamente sparire per far posto ad interminabili minuti di parodia della gestualità coreutica. Nel complesso lo spettacolo ha saputo catturare il pubblico stupito dalla fluidità della mescolanza di generi perfettamente riuscita: la danza afro convulsiva accopagnata da una voce profonda evocante antichi riti, il tip tap frenetico e il poliritmico flamenco che fungevano da base musicale per una instancabile e infallibile ballerina classica.
In alcuni casi non riusciva semplice lasciarsi andare senza preconcetti e accettare il connubio tra momenti coreografici di hip hop e break dance sulle note di Lèon Minkus, ma in certi altri la magia era all'apice e il silenzio piombava in una platea attenta e ipnotizzata dagli innumerevoli elementi che stimolavano la capacità interpretativa del pubblico. Forse la maestria di Montalvo ha stupito proprio laddove la musica veniva a mancare ed era possibile ascoltare i passi ritmici che battevano sul palco, le voci urlanti che si mescolavano, le nacchere che gestivano il tempo e poi il tip tap e le scarpette da punta.
Josè Montalvo ha saputo aprire il Napoli Teatro Festival Italia nella sua sesta edizione in modo impeccabile.
Bisogna però che la si faccia finita col passato e con la sua indiscutibile autorevolezza, perché se i preconcetti circa la danza contemporanea continuano a limitare la visione della nuova creazione coreografica si rischia di fare l'errore di considerare "danza" soltanto il repertorio classico e allora niente più creazione!
IL teatro San Carlo di Napoli |
In alcuni casi non riusciva semplice lasciarsi andare senza preconcetti e accettare il connubio tra momenti coreografici di hip hop e break dance sulle note di Lèon Minkus, ma in certi altri la magia era all'apice e il silenzio piombava in una platea attenta e ipnotizzata dagli innumerevoli elementi che stimolavano la capacità interpretativa del pubblico. Forse la maestria di Montalvo ha stupito proprio laddove la musica veniva a mancare ed era possibile ascoltare i passi ritmici che battevano sul palco, le voci urlanti che si mescolavano, le nacchere che gestivano il tempo e poi il tip tap e le scarpette da punta.
Josè Montalvo ha saputo aprire il Napoli Teatro Festival Italia nella sua sesta edizione in modo impeccabile.
Un momento del Don Quichotte de Trocadéro |