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Struscio di streghe a Benevento - la recension

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Benevento capitale della danza per un fine settimana ma, stavolta più che mai, covo di janare provenienti da tutta la regione. E’ appena terminata la primissima edizione di Struscio di Streghe e già si è proiettati alla prossima edizione con numeri e giorni assai più imponenti. Al Teatro Romano si è conclusa infatti la prima edizione del concorso coreografico, organizzato dalla Fondazione Terre Magiche Sannite e dalla Compagnia Balletto di Benevento, ma si è presentato come molto più di un semplice concorso.  È stato in realtà un evento unico nel suo genere che ha attirato l’attenzione di tanti curiosi e appassionati, ed ha permesso loro di scoprire nuove chiavi di lettura circa la figura della janara grazie alle varie interpretazioni coreutiche portate in scena. Ad aggiudicarsi i premi finali nella serata di gala all’anfiteatro romano sono stati “La chiave di Artemisia” di Livia Berte’, miglior progetto coreografico; “Janara” dell'Academy Dance "Tersicore" di Simona Vis...

The Menu della Walt Disney - recensione

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  Il cinema non smette mai d’impressionare, soprattutto cavalcando l’onda sempre più lunga della cucina stellata. Non mancano in Europa e Stati Uniti infatti accostamenti sempre più bizzarri al mondo della forchetta e questa volta, come nelle corde innovativie e originali della  Walt Disney , si passa audacemente da un genere all’altro con un piglio davvero invidiabile. E proprio di questi vizi e virtù cinematografiche ci raccontano le due giovani redattrici dell’ ISIS Boccioni-Palizzi  di Napoli  Martina Mormone  e  Maria Pia Scotto   D’Abbusco,  ovvero del titolo per eccellenza di questo inedito cinema a matriosca:  The Menu . Una matriosca contenente horror, satira e thriller prodotto negli Usa, distribuita da Walt Disney e diretto da  Mark Mylod . Come ci raccontano Martina Mormone e Maria Pia Scotto D’Abbusco il giovane  Tyle r ( Nicholas Hoult ) decide di portare la presunta nuova fidanzata  Margot  ( Anya Taylor-Joy...

Secondo cast a chi?

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Salvatore Manzo ph Francesco Squeglia Come da un po' di anni a questa parte anche domani andrò al teatro San Carlo per vedere il balletto natalizio lo Schiaccianoci , non riesco a rinunciare, non posso cavarmela dicendo semplicemente " l'ho già visto tante volte, stavolta passo". No, non posso per onestà, per rispetto, per coerenza nei confronti di un amore che se si autodefinisce incondizionato allora è meglio che lo sia. Ci vado, ovvio che ci vado, ma questa volta ho deciso di recensire la recita del cosiddetto secondo cast . Chi ha deciso di utilizzare un numero ordinale per definire una coppia di solisti? Primo e secondo stanno per forza di cose ad indicare che qualcuno vale di più e qualcuno vale di meno, e questa cosa non mi piace proprio. Neanche con le lettere dell'alfabeto mi sarebbe piaciuto che li avessero identificati A e B ....no, stessa storia di 1 e 2. Forse avrebbero potuto usare dei colori del tipo: cast rosa e cast lilla, oppure cast verde...