Dopo tre mesi dall'ultima rappresentazione ballettistica torna Chaikowsky al teatro di San Carlo, e se a Settembre ha commosso con il Lago dei Cigni, a Natale incanterà con lo Schiaccianoci. Esaudendo una preghiera di Marius Petipa, il grande compositore si lasciò andare ad una delle sue più straordinarie creazioni: le variazioni della Fata confetto, la danza dei fiocchi di neve, il Walzer dei fiori, le magnifiche atmosfere di festa del primo e del secondo. Senza dubbio si tratta di uno dei balletti di repertorio in cui si fa più sfoggio di virtuosismi tecnici che acquistano una maggiore difficoltà laddove all'esecuzione, necessariamente precisa e brillante, si aggiungono la velocità e il crescendo ritmico, di cui ne è esempio emblematico la danza cinese. Le scenografie dello Schiaccianoci sono tanto maestose e straordinariamente realistiche nel primo atto quanto fiabesche ed eteree nel resto dell'opera; rappresentano la bellezza fanciullesca della fiaba che raccontano ...